[in alto: Simone Lucciola visto da se stesso, Ciro Fanelli, Alex Tirana, Hurricane Ivan]
[in basso: Simone Lucciola tout court]

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martedì 16 aprile 2019

Partisans

Aldo dice 26x1! Continua la mia collaborazione con la Casa del Popolo Campobasso, per cui ringrazio ancora e sempre il mio amico Giammaria: per il 25 (e 26) aprile, una coppia di partigiani integrata nella locandina ufficiale. Qui di seguito il link all'evento, con il programma allegato: 

Se siete in zona, accorruomo: il Molise resiste.


mercoledì 10 aprile 2019

Vive la Commune!

In ogni città e in ogni quartiere dove vada a vivere o anche solo temporaneamente a svernare, stabilisco un ufficio di Fonzie, privilegiato come luogo d'incontro e passaparola, e generalmente è un bar di amici. Zazie nel metró, al Pigneto, per me è tutto questo e molto di più, tant'è che sono ormai da anni appollaiato al suo bancone, seduto ai suoi tavolini, addormentato sui suoi divani, stravaccato sul suo marciapiede d'estate. Ed è anche il motivo per cui ho disegnato questo paginone per la rassegna "La Comune, le comuni, le forme di vita autonome", che si terrà lì fino a maggio per il ciclo "Incontri": presentazioni di libri, reading e dibattiti.

Il mio omaggio all'esperienza della Comune di Parigi riguarda ovviamente la storia della colonna infame, la famosa colonna Vendôme con la statua di Napoleone nei panni di Imperatore romano, che il grande pittore anarco-realista Gustave Courbet, esponente di spicco della Comune, fece abbattere il 16 maggio 1871 davanti a una folla in festa. Nel mio cuore, la colonna - che già di suo sostituiva la statua equestre di un altro tiranno - non è stata mai ripristinata. Viva la Comune, viva Courbet!

Potete richiedere la stampa, in verdissimo su cartoncino avorio, in allegato al programma, fino ad esaurimento. 

P.S. Lucciola e Zazie ringraziano di cuore la tipografia Multiprint in via Braccio da Montone.


martedì 26 marzo 2019

Bastimento carico di Santissimi - ottava puntata: Charles Bukowski, Freddie Mercury, Patti Smith

"He gave Jesus tattoos
And took the Devil's soul
He got the angels drunk
And gave them a gutter for a home".

Così cantavano i Dogs D'Amour in "Bullet proof poet", a imperitura memoria di Henry Chinaski.
E ora, contro l'abuso di aforismi di Henry Charles Bukowski Jr., il Santissimo Lucciola a lui dedicato, colore plum Cluedo, che va - con i miei rispetti e ringraziamenti - alla mia amica Piera De Gironimo. Da parte mia è un modo per rendere sinceramente tributo a "Storie di ordinaria follia" e a tutti gli altri capolavori che ho iniziato a leggere da adolescente (le edizioni Feltrinelli e le Sugarco ormai introvabili), mentre il nostro era ancora - brevemente - tra noi, e stava scrivendo "Pulp". Mi hanno cambiato la vita, e oggi so che l'hanno resa molto più interessante e degna. 

Lui mi aveva detto "Don't try", ma ammetto che l'ho colpevolmente ignorato pur di farmi i cazzi miei.


"She's a Killer Queen
Gunpowder, gelatin
Dynamite with a laser beam
Guaranteed to blow your mind
Anytime".


Questo Santissimo - che, giuro, non è dettato dall'attualità del film che ha vinto l'Oscar - è per un vero appassionato dei Queen e uno dei non molti amici che conosco veramente da quarant'anni, mese più mese meno, scuole comprese: Grazie, Riccardo Monforte. Volevi un Freddie Mercury era glam ed eccolo qua, con tutte le paillettes del caso. Lo sfondo rosso, presente già nella foto originale, era troppo bello per cambiarlo: così l'ho ridipinto ad acrilico. Come John Deacon, questo Santissimo si dissocia dall'ego della combo May-Taylor, e similmente ti proteggerà, old boy, when you're playing bass guitar!


"Jesus died for somebody's sins, but not mine".

Nuovo Santissimo donna che avrei dovuto realizzare già da un bel pezzo per devozione e completezza della saga, con la sacerdotessa Patti Smith in tenuta all black su sfondo blu elettrico (because the night!). Il secondo, ma non l'ultimo originalissimo che si aggiudica Costanza Poccia, un'amica che ringrazio di cuore per la nobile qualità che da lei prende il nome, o viceversa.

Stay tuned for more rock'n'roll!

venerdì 22 marzo 2019

ČAPEK, la rivista più libera, irriverente e coinvolgente del mondo: on-line gratis!

Madonna ragazzi, sul sito della leggendaria STRADE BIANCHE di Stampa Alternativa è scaricabile online e disponibile anche in versione cartacea ČAPEK, la rivista più libera, irriverente e coinvolgente del mondo, e io e Rocco Lombardi ci siamo dentro per una Lamette Comics reunion, occupandoci per l'occasione di una rubrica di Necrologi complottisti. Diretta e coordinata da Marcello Baraghini e Hurricane Ivan, ČAPEK è una fucina di sacro fuoco collettivo a cui è veramente un grande onore partecipare. Fate un nome a caso della new wave del fumetto italiano: c'è! Nominate dei classici mondiali dell'underground: ci sono! Vi lascio al comunicato di Marcello, ma voi procuratevela: è un ordine! AFA Autoproduzioni Fichissime Anderground rules ok!

“ČAPEK” RIDE PERCHÉ PROVOCA

ČAPEK, la rivista più libera, irriverente e coinvolgente del mondo, on-line gratis sul sito di STRADE BIANCHE e da oggi disponibile su carta, è indescrivibile a parole, soprattutto per chi ne ha poche come me. Magari il mio guru Luciano Bianciardi ci sarebbe riuscito, io no. E allora ve la propongo alla lettura gratuita, tutte le sue provocanti ottanta pagine, in attesa che la richiediate nella versione cartacea (all'indirizzo email stradebianchelibri@gmail.com) facendo voi il prezzo. Godetevela, che ha alle spalle antesignani illustri e altrettanto provocanti: MINESTRONE dei primi anni '70, CANNIBALE appena dopo e poi l'ondata dei provocatori americani: FREAK, SNATCH E ZAP. 
Secondo voi ho motivo di parlare di rivoluzione culturale, editoriale e di costume? 
Fatemelo sapere!

Marcello Baraghini

Leggete e scaricate gratis la rivista ČAPEK 
dal nostro sito all'indirizzo

Buona lettura da
LE STRADE BIANCHE DI STAMPA ALTERNATIVA
Via Zuccarelli, 25 Pitigliano (GR)


mercoledì 20 marzo 2019

Vieni: tumulto, carezza - OUT NOW!

OUT NOW! "Vieni: tumulto, carezza", un libro di scritture brevi a carattere anarco-erotico di Carmine Mangone, con illustrazioni del sottoscritto. 300 copie per i tipi di stella*nera di Marco Pandin (Rockerilla, A Rivista anarchica). Il volumetto è fuori dal circuito commerciale, ma in attesa di un prossimo giro di presentazioni potete richiederlo QUI.

«Vieni. La voce verbale più intima, la più prossima alla fine di ogni distanza. (…) Ogni parola è la sorte del libro che non smetto di scrivere per te. (…) Insistere in questo gioco: la scrittura, il respiro, il continuare a versare acqua nel deserto. Godere dell’intervallo, di quel momento in cui il rivolo d’acqua irride ottusamente la sabbia che sta per inghiottirlo», Carmine Mangone.

La necessaria premessa è che tutte le volte che mi sono incontrato con Carmine in passato - ed eravamo in condizioni di discutere - ci siamo lasciati dicendoci che avremmo dovuto combinare qualcosa insieme, prima o poi. Quest'estate, memore del patto, è venuto a trovarmi a Formia e mi ha distolto da altri (inutili e più cupi) pensieri dicendomi che avrebbe voluto me e proprio me per questo libro. Ho letto il testo e mi ha folgorato, e insieme abbiamo pensato a una serie di tavole che rivisitassero in chiave anarco-erotica dei classici delle avanguardie novecentesche e delle immagini celeberrime e simboliche che abbiamo scelto insieme. A partire dal Picasso decontestualizzato e ricontestualizzato che vedete in copertina.

Stay tuned for more rock'n'roll, e se cercate un libro di Carmine per farvi un'idea di cosa e come scrive, vi consiglio: "Punk, anarchia, rumore" (crac edizioni, 2016).




mercoledì 6 marzo 2019

Nella notte ci guidano le stelle

Per la Casa del Popolo di Campobasso, coinvolto dal mio amico Giammaria Etabeta che ringrazio, ho disegnato il ritratto del partigiano Paolo Morettini che vedete nella locandina della serata che si terrà in suo ricordo, il prossimo venerdì 8 marzo. Già nella Resistenza romana come membro del GAP di Torpignattara, Morettini è stato lo storico presidente del Comitato Regionale ANPI Molise: mi tolgo il cappello, perché per me è un onore, e spero di aver fatto un buon lavoro. Quindi vi segnalo il link all'evento FB della serata, che è: Presentazione del libro "Anidroide" con l'autore Marco Bucci. Accorruomo se siete in zona! Always stand for Freedom!


giovedì 31 gennaio 2019

Bastimento carico di Santissimi - settima puntata: Francesco De Gregori, Debbie Harry, Piero Ciampi

Il Principe è un soprannome che non m'è mai piaciuto: coniato da Lucio Dalla, lo connota un po' come moderato, elegante e senza nerbo. Invece ha scritto - nella prima parte della sua carriera - dischi universalmente belli con cui sono cresciuto (due Lp e un Qdisc, per la precisione), e da giovane somigliava davvero un po' al Bufalo Bill della canzone dove Ivan Graziani suona la chitarra elettrica, non accreditato. Così lo voglio dunque Santissimificare: scarmigliato, barbuto, già precocemente stempiato, con una sciarpa quasi della Roma. Francesco De Gregori, altro pezzo per la collezione del mio amico e aficionado Andrea Polidoro.

Perché poi Bufalo Bill tra la vita e la morte abbia scelto l'America se lo chiedeva senza darsi una gran risposta anche Andrea Pazienza: secondo me, se volete la mia, solo perché ci era nato.


Scopro finalmente una torta pronta dagli ultimi del fottuto 2018.
È un'icona punk ed è una delle donne più fotogeniche del mondo, ma per qualche arcano motivo non avevo ancora mai sviluppato la mia adorazione in un Santissimo. Finché il mio amico Alex Dusty (Giuda, Teenadelic Records, Junkie Business) non mi ha chiesto una Debbie Harry per Sabrina, a cui sembra sia piaciuta la nostra scelta di scantonare come sempre: primo piano decisamente già anni ottanta, conversione in arancio del celeberrimo biondo Blondie, occhi verdi come gli originali ma di un verde più definitivo.
Anche qui sarebbero possibili - per decade - Santissimi su Santissimi su Santissimi dello stesso soggetto. Mentre ci pensavo ascoltavo il classico "Plastic letters". Se a qualcuno dovesse interessare, rendo noto che "Panic of girls", del 2011 e primo disco della reunion, mi è piaciuto un casino.


"Noi per nutrire l'amore
ci sfidiamo a duello,
sarà sempre così.
Ma amore, non esiste un nemico
più bello di te".

Questo secondo Piero Ciampi duellante, giocato tutto sui verdi (e un immancabile ottanio), è per Matteo Favale, che ringrazio di cuore per la pazienza con cui mi ha atteso mentre scartabellavo gli archivi alla ricerca di una posa del nostro unico poeta-cantautore italiano che mi sembrasse Santissima.

Nel realizzarlo, ho riascoltato a manetta "Dentro e fuori", concludendo che è senza dubbio il più bello (forse perché l'ultimo) dei suoi dischi non postumi, mentre la sera cadeva come uno squalo tra due margherite.

Se la cosa dovesse contribuire a portare ancora un po' avanti questo squallido imbroglio tra la vita e la morte... allora ben venga.