Aju Meosjin, detto il Bonelli coreano, è un editore resistente fictionale creato dall'associazione a delinquere del fumetto meglio nota come
AFA Autoproduzioni Fichissime Andergraund, ma ciò nondimeno la sua misteriosa
Yellow Kim Press ha pubblicato migliaia di fumetti, romanzi e fanzine clandestini, i cui rari reperti - sopravvissuti alla censura di regime - sono stati visibili il mese scorso al
Leoncavallo di Milano, che peraltro non avevo mai visitato prima. Il mio compito, ricevuto tramite un pizzino di
Hurricane Ivan, consisteva nel dare vita a "Seppuku", una fanzine punk degli anni ottanta edita dalla Yellow Kim, e al personaggio di Hyun Gangjun - il GG Allin nordcoreano, dal nome allitterante come Jean Valjean - che è quindi passato direttamente dal mio tavolo da disegno al catalogo della mostra, intervistato per l'occasione dal Maximumrocknroll nordcoreano.
Sembra un po' Mai dire Banzai, ma le immagini, foto veramente sante per cui rendo Grazie a Margarita Egorova e ancora chissà chi altro, cantano chiaro e forse chiarificano tutto. Forse.
Le tre a seguire: mostra di
Max Capa. Nelle foto: il leggendario Max, Hurricane Ivan, Bicio Fabbri, Baro, il vostro eroe Lucciola.
Nel Mucchio Selvaggio, in un colpo solo e in ordine sparso: Vincenzo Sparagna, Maila Navarra, Dario Arcidiacono, Dorian X, Oral Giacomini, Bicio Fabrizio Fabbri, Maurizio Ercole, David Bacter, Chuck Sperry, Mauro Chiarotto, Stefano Zattera, Simona Ugolotti, Aldo Monticelli, Giorgio Franzaroli, Hurricane Ivan, il sottoscritto e Marcello Baraghini come Madame Récamier sul banchetto di
Frigidaire.
E saluti, tanti, dalla Yellow Kim Press tutta. Grazie di cuore a tutti, è stato bellissimo.