[in alto: Simone Lucciola visto da se stesso, Ciro Fanelli, Alex Tirana, Hurricane Ivan]
[in basso: Simone Lucciola tout court]

venerdì 1 novembre 2019

Junkie Business seconda e terza


Rimpolpo la sezione flyer con le mie locandine per la seconda e la terza serata Junkie Business: la prima con la Triade Psicofarmaca secondo i CCCP e la seconda con il mio tributo personale a Mario Brega era Borotalco.

Ricordovi che Junkie Business è una congiura collettiva che include individualità del circuito punk/underground romano di tutti i tempi, accomunate dalla tossicodipendenza sonora irrecuperabile e dal bisogno crescente di procacciarsi musica e concerti attraverso tutte le piste della Capitale. 

Stay tuned for more fuckin' rock'n'roll!



Ladies of Pigneto still stand for Brega.

mercoledì 2 ottobre 2019

Bastimento carico di Santissimi - dodicesima puntata: Clint Eastwood, Ozzy Osbourne, Ringo Starr

Ha ucciso donne e bambini, ma solo nei film. Un Santissimo cinematografico ancora su richiesta della mia amica Claudia Giacinti, ma destinato in realtà alla sua mamma, la signora Franca, che è appassionata di Clint Eastwood e lo vuole vedere santificato non come pistolero di Sergio Leone, ma come uomo dagli occhi di ghiaccio incastonati tra i segni del tempo. Ora, mettici che mia nonna Isa, appassionata di Charles Bronson, ne ha voluto a suo tempo uno a carboncino, rodandomi sul campo; mettici che a 89 anni suonati il vecchio Clint è ancora tra i pochissimi registi capaci di fare cinema che io guardo a prescindere. Voglio dire: dovete armarvi se volete decorare il vostro saloon con il sangue del mio amico, ma per le mie illustrazioni ad acrilici e pennarelli ancora non serve il fucile, se sapete cosa chiedermi. Grazie, Claudia!


Santissimo veramente Santo in arrivo sul terzo binario: strafamoso e oggi praticamente ubiquo, ma molto, molto giovane all'epoca dell'immagine scelta. Lui è un macellaio di Birmingham passato a una band culto degli anni Settanta il cui nome è collegato a un film di Mario Bava. Secondo alcuni è il Diavolo, secondo altri è sempre fatto. Quattro lettere, che porta tatuate su una mano.

Riapro la produzione per il mio amico Mazzo Enrico, già in forza al leggendario Malatempora Pub San Lorenzo e oggi sempre in pista a Roma con la sua HOPE beer-house, dietro il cui bancone vi consiglio caldamente di andare a piantarvi. Io ovviamente l'ho fatto.

P.S. Grazie Enrico, anche per aver approvato il trench di pelle verde bosco. Ho scelto questo colore perché ne avevo uno identico negli anni '90, che non piaceva a nessuno eccetto me.

P.P.S. Seguirà presto seconda versione attualizzata ai tempi d'oggi.


È il batterista più minimale e provvidenziale della Terra, dove ogni singolo colpo è strettamente indispensabile come arrangiamento, e come tale è più famoso di Cristo. Per la prima volta su questi schermi, un Santissimo di uno dei Fab Four, e Ringo arriva prima dei miei preferiti Lennon e Harrison e dell'altro superstite McCartney; ma non è il caso a volerlo, e nemmeno la mia conclamata monomania beatlesiana (caratteristica che credo di condividere con almeno il 50% di voi che leggete): è piuttosto Silvia Capuano per Luca Cruciani, batterista - a sua volta - di un gruppo di amici come i Sunglasses After Dark. Grazie di cuore a entrambi, e auguri per i tuoi 40, Luca! I'm glad it's your birthday, happy birthday to you...

P.S. Per chi se lo stesse chiedendo, dischi preferiti Lucciola: a pari merito, "Magical Mystery Tour" e il White Album.

giovedì 25 luglio 2019

Kerouac - Viaggio in Italia (la prima tappa) - Un giorno a Milano

Leggo i Millelire, quest'invenzione geniale di Marcello Baraghini, da - non scherzo - 29 anni: li compravo agli stand di Stampa Alternativa alle feste dell'Unità quando non ero ancora neanche adolescente, e il nostro paese era un altro pianeta. Se allora mi aveste detto che un giorno ne sarebbe uscito uno con un mio disegno in copertina, vi avrei invitati a non prendermi per il culo. Invece accade oggi, per questo strabiliante saggio del mio amico Alessandro Manca sulla prima tappa del famoso e famigerato viaggio in Italia di Jack Kerouac del 1966. Alessandro, by the way, è il più grande studioso, ricercatore e catalogatore onnivoro di materiali della beat generation che io abbia mai conosciuto, e vi assicuro che sono a mia volta monomaniaco dell'argomento. A lui dunque il mio Popeye-Ti Jean, a voi la scheda di STRADE BIANCHE, qui a seguire, con il link per il download gratuito del Millelire. Grazie di cuore, Marcello e Ale: stay tuned for more rock'n'roll!

«Fu interessante perché Jack era davvero ubriaco, e in alcuni momenti si distraeva, non sentiva, era annoiato. Pensava ad altro proprio perché si annoiava. Non gli fregava niente della televisione o del contesto, e di quanto fosse istituzionale o non istituzionale. Era se stesso al 100% e voleva solo tornare a dormire davanti al suo televisore e per lui lo schermo o la telecamera erano la stessa cosa. Era molto schietto su questo, non si faceva nessuno scrupolo a dire esattamente quello che pensava».
Allen Ginsberg a proposito di un'intervista televisiva di Kerouac, dal film documentario “What Happened to Kerouac”, di Richard Lerner e Lewis MacAdam, 1986.

Leggete, scaricate e condividete gratis il
MILLELIREPERSEMPRE
a cura di Alessandro Manca

KEROUAC – VIAGGIO IN ITALIA
UN GIORNO A MILANO

all'indirizzo

Buona lettura da
LE STRADE BIANCHE DI STAMPA ALTERNATIVA
Via Zuccarelli, 25 Pitigliano (GR)
stradebianchelibri@gmail.com



giovedì 11 luglio 2019

Bastimento carico di Santissimi - undicesima puntata: Iggy Pop, Patti Smith, Mick Jagger

Questo lo potremmo chiamare "Cartografia dell'Iguana", ed è per il mio amico Alberto Giannetti, che colleziona Santissimi originali laddove i soggetti prescelti esibiscono i segni e le cicatrici di un'oltrepassata mezza età. Il che è più unico che raro, trattandosi di una serie incentrata per lo più sui maledetti rockers e sulla loro vita sparaflashata.

Più che naturale, dunque, un sorriso compiaciuto del sopravvissuto dei sopravvissuti Iggy Pop, già rappresentato in era Stooges all'inizio di questo giochino (vedi riassunto delle puntate precedenti precedenti). E anche riutilizzare subito il blu, che ormai ce l'ho.

...C'era un tale Jim Pop, a Detroit, che sniffava colla e aveva perso tutti i peli del corpo, e... ma questa è un'altra storia!

"And a lust for life, and a lust for life
Keeps us alive, keeps us alive".


La produzione ha subito qualche rallentamento di quelli accidentali, ma non demorde: riparte da questa settimana, e procederà fino ad accontentare tutti! Il Santissimo di oggi è una Patti Smith della giungla, era 1977, su richiesta dell'amico Raff von Badas, che ringrazio di cuore per avermi dato modo di contrappuntare la versione "old" già realizzata di recente, e di ricordarmi che il verde è il mio colore preferito, in tutte le sue infinite tonalità.

The night (still) belongs to us.


Un altro colpo sparato per la produzione Santissima, con un Mick Jagger di fine Sixties per il mio amico e compatriota Francesco Crimi. Ovviamente, io so a memoria la formazione dei Rolling Stones; sono convinto che con Beatles, Velvet Underground e Stooges compongano una croce sacra alla base di tutta la musica rock successiva, punk compreso; ho i miei dischi preferiti, che sono Aftermath, Their Satanic Majesties Request, Beggars Banquet, Sticky Fingers, Let it bleed, Some girls, e un mio disco preferito preferito che è Exile on Main Street; sono per Brian Jones, che ho già ritratto; penso che "Jumpin' Jack Flash" sia uno dei singoli più bomba che siano stati mai stampati. E lo sto ascoltando, perdìo, a manetta in questo momento.

I was born in a crossfire hurricane, potete giurarci.

sabato 1 giugno 2019

AFA MegaMix

Dalla quarta edizione di AFA Autoproduzioni Fichissime Andergraund, tenutasi dal 17 al 19 maggio in quel del Macao Milano, il mio paginone a colori per il booklet del vinile di follie sonore AFA MegaMix, dove pure sono presente con una mia cosina a nome Simone Lucciola's Piccola Orchestra Travelgum. Nel booklet, dicevo, faccio invece un mini-fumettino sul pezzo "Eraserhead" del mio storico amico Gianfranco Grieco alias Johnny Grieco, che i punk italiani conoscono per il combo genovese Dirty Actions, celebre per i cervelli spappolati e il 7" "Rosa shocking/Figli del demonio", che potete riascoltare anche in "Rock 80" della Cramps Records (e relativa recente ristampa). Inutile dire che ringrazio di cuore AFA e Johnny per l'ennesimo capitolo di questa saga di amicizia e autoproduzione che parte da Lamette Comics per arrivare... chi cazzo lo sa? O te la mangi o te la bevi!

P.S. per voi teste di legno: il pezzo "Eraserhead", con quello che ne consegue da parte mia, è ispirato all'omonimo film cult di Lynch.

P.P.S. La super-copertina è del grande Maurizio Ercole.

P.P.P.S. Last but not least, AFA MegaMix in free listening su Soundcloud.




venerdì 31 maggio 2019

Bastimento carico di Santissimi - decima puntata: Morrissey, Fabrizio De André, Poison Ivy

Anche se è domenica, la produzione non molla!

E senza che io abbia riascoltato, brandendo acrilici e pennarelli, "Meat is murder", "The Queen is dead", o altro qualsivoglia vecchio album degli Smiths, tiro fuori - nel silenzio assoluto di un lieve ma non invalidante hangover - il Santissimo Morrissey da lungo tempo richiestomi dall'amico musicista Piero Meglio, che ringrazio di cuore per il destro che mi ha portato a cimentarmi nella riproduzione del ciuffo più alto di Manchester dei tempi belli, su sfondo super magenta.

P.S. Apprezzo meglio i suoi dischi con l'avanzare degli anni.


Un secondo De André, ancora più o meno anni settanta come il primo che ho fatto, ma su sfondo blu ceruleo e con lunga cicca grigia pencolante, che fa pendant con il maglione. A grande richiesta del mio amico Igino Camerota, che ringrazio di cuore per questa e per varie altre ragioni. Colonna sonora Santissima: i due dischi che più amo del bravo canzonettista. I più attenti sanno già quali sono, ma ripeto per chi si fosse distratto: l'anarcoinsurrezionalista "Storia di un impiegato", del 1973, e l'omonimo con l'indiano del 1981, visto acquistare dai miei appena uscì e ultimo canonico fuoco d'artificio del nostro prima di passare a vario tipo di sperimentazioni.


Qualcosa più che quindici anni fa, io e Liliana siamo andati a vedere i Cramps. Come già documentato in Simone Lucciola - Lo-Fi, mi spiazzò e mi fece sentire un idiota perché partì il concerto e lei conosceva e cantava a memoria tutte le canzoni, mentre io sì e no un po' di vecchi classici che ripetevano la stessa strofa all'infinito, così almeno la potevo ricavare a braccio. Per questo motivo, e per tante altre cose che sono e rimarranno sempre nostre, va alla rossa sotto palco uno dei Santissimi chiave dell'intera serie: la rossa sul palco Poison Ivy Rorschach, con la sua consueta espressione tra l'infastidito e l'incazzato, just like a bad girl should. Di Lux diremo un'altra volta.

Sempre dopo quindici anni, sempre per volere di questa donna che ora forse finalmente crederà alla mia parola, torna il fondo blu blu blu blu blu blu blu blu su questi schermi.

And I say buzz buzz buzz.

martedì 7 maggio 2019

Bastimento carico di Santissimi - nona puntata: Layne Staley, Fred Buscaglione, King Diamond

La macchina del tempo Santissima si ferma eccezionalmente negli anni '90 per un Layne Staley con il suo tattoo psichedelico, su sfondo ovviamente plumbeo. Terzo pezzo della saga di Costanza, in memoria di un'icona sfortunata ma non sopravvalutata, perché a mio insindacabile parere gli Alice In Chains erano senz'ombra di dubbio i migliori del mazzo di Seattle (escludendo gli antesignani Mudhoney), e la band che fece quel video su MTV che mi folgorò per originalità e vero, fangoso malessere. Il disco era all about drugs. Lui cantava: "Some say we're born into the grave".



"Quando il grande poliziotto Peter Kan
Fu in un bar di Cincinnati un po' villan
Lì per lì senza riguardo sollevai un gran biliardo
E glielo misi al collo come un astrakan".

C'ho sbattuto un po', ma alla fine eccolo: il Santissimo di Fred Buscaglione su richiesta dell'amico Alessio Camerota, che ringrazio: ça va sans dire che Ferdinando/Fred è uno dei pochi grandi della nostra musica antecedenti ai fatali anni '60 a cui sentiamo tuttora il bisogno di genufletterci. By the way, questo non è il primo Buscaglione che faccio: il primo l'ho disegnato per il leggendario El Paso della sua natia Torino (Brigadisco night, benefit Radio Blackout 105.250, circa 2010), come tributo nel tributo a un vecchio manifesto dello stesso storico spazio occupato.

A volte ritornano. Criminalmente.


Un Santissimo che possiamo definire, per la prima volta nella storia della saga, decisamente metal. A grande richiesta del mio amico Giangiacomo Pignacoretti, meglio noto come Er Fantasma di Radio Onda Rossa 87.9, eseguo cantante danese di fama mondiale, ex giocatore di football, inconfondibile per i suoi falsetti satanici, i testi da romanzo gotico, e per il corpse paint che sfoggiava già nei primi anni ottanta, ispirando senz'altro il look dei black metallers. King Diamond, maledetti! Ed ora via con me a riscoltare almeno "Abigail" e "Melissa" dei suoi inossidabili Mercyful Fate, innalzando capicioccole al cielo.

martedì 16 aprile 2019

Partisans

Aldo dice 26x1! Continua la mia collaborazione con la Casa del Popolo Campobasso, per cui ringrazio ancora e sempre il mio amico Giammaria: per il 25 (e 26) aprile, una coppia di partigiani integrata nella locandina ufficiale. Qui di seguito il link all'evento, con il programma allegato: 

Se siete in zona, accorruomo: il Molise resiste.


mercoledì 10 aprile 2019

Vive la Commune!

In ogni città e in ogni quartiere dove vada a vivere o anche solo temporaneamente a svernare, stabilisco un ufficio di Fonzie, privilegiato come luogo d'incontro e passaparola, e generalmente è un bar di amici. Zazie nel metró, al Pigneto, per me è tutto questo e molto di più, tant'è che sono ormai da anni appollaiato al suo bancone, seduto ai suoi tavolini, addormentato sui suoi divani, stravaccato sul suo marciapiede d'estate. Ed è anche il motivo per cui ho disegnato questo paginone per la rassegna "La Comune, le comuni, le forme di vita autonome", che si terrà lì fino a maggio per il ciclo "Incontri": presentazioni di libri, reading e dibattiti.

Il mio omaggio all'esperienza della Comune di Parigi riguarda ovviamente la storia della colonna infame, la famosa colonna Vendôme con la statua di Napoleone nei panni di Imperatore romano, che il grande pittore anarco-realista Gustave Courbet, esponente di spicco della Comune, fece abbattere il 16 maggio 1871 davanti a una folla in festa. Nel mio cuore, la colonna - che già di suo sostituiva la statua equestre di un altro tiranno - non è stata mai ripristinata. Viva la Comune, viva Courbet!

Potete richiedere la stampa, in verdissimo su cartoncino avorio, in allegato al programma, fino ad esaurimento. 

P.S. Lucciola e Zazie ringraziano di cuore la tipografia Multiprint in via Braccio da Montone.


martedì 26 marzo 2019

Bastimento carico di Santissimi - ottava puntata: Charles Bukowski, Freddie Mercury, Patti Smith

"He gave Jesus tattoos
And took the Devil's soul
He got the angels drunk
And gave them a gutter for a home".

Così cantavano i Dogs D'Amour in "Bullet proof poet", a imperitura memoria di Henry Chinaski.
E ora, contro l'abuso di aforismi di Henry Charles Bukowski Jr., il Santissimo Lucciola a lui dedicato, colore plum Cluedo, che va - con i miei rispetti e ringraziamenti - alla mia amica Piera De Gironimo. Da parte mia è un modo per rendere sinceramente tributo a "Storie di ordinaria follia" e a tutti gli altri capolavori che ho iniziato a leggere da adolescente (le edizioni Feltrinelli e le Sugarco ormai introvabili), mentre il nostro era ancora - brevemente - tra noi, e stava scrivendo "Pulp". Mi hanno cambiato la vita, e oggi so che l'hanno resa molto più interessante e degna. 

Lui mi aveva detto "Don't try", ma ammetto che l'ho colpevolmente ignorato pur di farmi i cazzi miei.


"She's a Killer Queen
Gunpowder, gelatin
Dynamite with a laser beam
Guaranteed to blow your mind
Anytime".


Questo Santissimo - che, giuro, non è dettato dall'attualità del film che ha vinto l'Oscar - è per un vero appassionato dei Queen e uno dei non molti amici che conosco veramente da quarant'anni, mese più mese meno, scuole comprese: Grazie, Riccardo Monforte. Volevi un Freddie Mercury era glam ed eccolo qua, con tutte le paillettes del caso. Lo sfondo rosso, presente già nella foto originale, era troppo bello per cambiarlo: così l'ho ridipinto ad acrilico. Come John Deacon, questo Santissimo si dissocia dall'ego della combo May-Taylor, e similmente ti proteggerà, old boy, when you're playing bass guitar!


"Jesus died for somebody's sins, but not mine".

Nuovo Santissimo donna che avrei dovuto realizzare già da un bel pezzo per devozione e completezza della saga, con la sacerdotessa Patti Smith in tenuta all black su sfondo blu elettrico (because the night!). Il secondo, ma non l'ultimo originalissimo che si aggiudica Costanza Poccia, un'amica che ringrazio di cuore per la nobile qualità che da lei prende il nome, o viceversa.

Stay tuned for more rock'n'roll!

venerdì 22 marzo 2019

ČAPEK, la rivista più libera, irriverente e coinvolgente del mondo: on-line gratis!

Madonna ragazzi, sul sito della leggendaria STRADE BIANCHE di Stampa Alternativa è scaricabile online e disponibile anche in versione cartacea ČAPEK, la rivista più libera, irriverente e coinvolgente del mondo, e io e Rocco Lombardi ci siamo dentro per una Lamette Comics reunion, occupandoci per l'occasione di una rubrica di Necrologi complottisti. Diretta e coordinata da Marcello Baraghini e Hurricane Ivan, ČAPEK è una fucina di sacro fuoco collettivo a cui è veramente un grande onore partecipare. Fate un nome a caso della new wave del fumetto italiano: c'è! Nominate dei classici mondiali dell'underground: ci sono! Vi lascio al comunicato di Marcello, ma voi procuratevela: è un ordine! AFA Autoproduzioni Fichissime Anderground rules ok!

“ČAPEK” RIDE PERCHÉ PROVOCA

ČAPEK, la rivista più libera, irriverente e coinvolgente del mondo, on-line gratis sul sito di STRADE BIANCHE e da oggi disponibile su carta, è indescrivibile a parole, soprattutto per chi ne ha poche come me. Magari il mio guru Luciano Bianciardi ci sarebbe riuscito, io no. E allora ve la propongo alla lettura gratuita, tutte le sue provocanti ottanta pagine, in attesa che la richiediate nella versione cartacea (all'indirizzo email stradebianchelibri@gmail.com) facendo voi il prezzo. Godetevela, che ha alle spalle antesignani illustri e altrettanto provocanti: MINESTRONE dei primi anni '70, CANNIBALE appena dopo e poi l'ondata dei provocatori americani: FREAK, SNATCH E ZAP. 
Secondo voi ho motivo di parlare di rivoluzione culturale, editoriale e di costume? 
Fatemelo sapere!

Marcello Baraghini

Leggete e scaricate gratis la rivista ČAPEK 
dal nostro sito all'indirizzo

Buona lettura da
LE STRADE BIANCHE DI STAMPA ALTERNATIVA
Via Zuccarelli, 25 Pitigliano (GR)


mercoledì 20 marzo 2019

Vieni: tumulto, carezza - OUT NOW!

OUT NOW! "Vieni: tumulto, carezza", un libro di scritture brevi a carattere anarco-erotico di Carmine Mangone, con illustrazioni del sottoscritto. 300 copie per i tipi di stella*nera di Marco Pandin (Rockerilla, A Rivista anarchica). Il volumetto è fuori dal circuito commerciale, ma in attesa di un prossimo giro di presentazioni potete richiederlo QUI.

«Vieni. La voce verbale più intima, la più prossima alla fine di ogni distanza. (…) Ogni parola è la sorte del libro che non smetto di scrivere per te. (…) Insistere in questo gioco: la scrittura, il respiro, il continuare a versare acqua nel deserto. Godere dell’intervallo, di quel momento in cui il rivolo d’acqua irride ottusamente la sabbia che sta per inghiottirlo», Carmine Mangone.

La necessaria premessa è che tutte le volte che mi sono incontrato con Carmine in passato - ed eravamo in condizioni di discutere - ci siamo lasciati dicendoci che avremmo dovuto combinare qualcosa insieme, prima o poi. Quest'estate, memore del patto, è venuto a trovarmi a Formia e mi ha distolto da altri (inutili e più cupi) pensieri dicendomi che avrebbe voluto me e proprio me per questo libro. Ho letto il testo e mi ha folgorato, e insieme abbiamo pensato a una serie di tavole che rivisitassero in chiave anarco-erotica dei classici delle avanguardie novecentesche e delle immagini celeberrime e simboliche che abbiamo scelto insieme. A partire dal Picasso decontestualizzato e ricontestualizzato che vedete in copertina.

Stay tuned for more rock'n'roll, e se cercate un libro di Carmine per farvi un'idea di cosa e come scrive, vi consiglio: "Punk, anarchia, rumore" (crac edizioni, 2016).




mercoledì 6 marzo 2019

Nella notte ci guidano le stelle

Per la Casa del Popolo di Campobasso, coinvolto dal mio amico Giammaria Etabeta che ringrazio, ho disegnato il ritratto del partigiano Paolo Morettini che vedete nella locandina della serata che si terrà in suo ricordo, il prossimo venerdì 8 marzo. Già nella Resistenza romana come membro del GAP di Torpignattara, Morettini è stato lo storico presidente del Comitato Regionale ANPI Molise: mi tolgo il cappello, perché per me è un onore, e spero di aver fatto un buon lavoro. Quindi vi segnalo il link all'evento FB della serata, che è: Presentazione del libro "Anidroide" con l'autore Marco Bucci. Accorruomo se siete in zona! Always stand for Freedom!


giovedì 31 gennaio 2019

Bastimento carico di Santissimi - settima puntata: Francesco De Gregori, Debbie Harry, Piero Ciampi

Il Principe è un soprannome che non m'è mai piaciuto: coniato da Lucio Dalla, lo connota un po' come moderato, elegante e senza nerbo. Invece ha scritto - nella prima parte della sua carriera - dischi universalmente belli con cui sono cresciuto (due Lp e un Qdisc, per la precisione), e da giovane somigliava davvero un po' al Bufalo Bill della canzone dove Ivan Graziani suona la chitarra elettrica, non accreditato. Così lo voglio dunque Santissimificare: scarmigliato, barbuto, già precocemente stempiato, con una sciarpa quasi della Roma. Francesco De Gregori, altro pezzo per la collezione del mio amico e aficionado Andrea Polidoro.

Perché poi Bufalo Bill tra la vita e la morte abbia scelto l'America se lo chiedeva senza darsi una gran risposta anche Andrea Pazienza: secondo me, se volete la mia, solo perché ci era nato.


Scopro finalmente una torta pronta dagli ultimi del fottuto 2018.
È un'icona punk ed è una delle donne più fotogeniche del mondo, ma per qualche arcano motivo non avevo ancora mai sviluppato la mia adorazione in un Santissimo. Finché il mio amico Alex Dusty (Giuda, Teenadelic Records, Junkie Business) non mi ha chiesto una Debbie Harry per Sabrina, a cui sembra sia piaciuta la nostra scelta di scantonare come sempre: primo piano decisamente già anni ottanta, conversione in arancio del celeberrimo biondo Blondie, occhi verdi come gli originali ma di un verde più definitivo.
Anche qui sarebbero possibili - per decade - Santissimi su Santissimi su Santissimi dello stesso soggetto. Mentre ci pensavo ascoltavo il classico "Plastic letters". Se a qualcuno dovesse interessare, rendo noto che "Panic of girls", del 2011 e primo disco della reunion, mi è piaciuto un casino.


"Noi per nutrire l'amore
ci sfidiamo a duello,
sarà sempre così.
Ma amore, non esiste un nemico
più bello di te".

Questo secondo Piero Ciampi duellante, giocato tutto sui verdi (e un immancabile ottanio), è per Matteo Favale, che ringrazio di cuore per la pazienza con cui mi ha atteso mentre scartabellavo gli archivi alla ricerca di una posa del nostro unico poeta-cantautore italiano che mi sembrasse Santissima.

Nel realizzarlo, ho riascoltato a manetta "Dentro e fuori", concludendo che è senza dubbio il più bello (forse perché l'ultimo) dei suoi dischi non postumi, mentre la sera cadeva come uno squalo tra due margherite.

Se la cosa dovesse contribuire a portare ancora un po' avanti questo squallido imbroglio tra la vita e la morte... allora ben venga.