Dal 22 gennaio, e per una settimana, ho disegnato un Santo martire/sofferente/stortignaccolo, miracolante/mistico/eremita al giorno per il calendario illustrato di Napoli MONiTOR, e ringrazio di cuore Diego Miedo per l'invito e per la pazienza. In ordine di festeggiamento crescente, il pluri-massacrato San Vincenzo di Saragozza, che incurante della frusta e della brace voleva soffrire sempre di più:
23 gennaio, la coraggiosa lapidata Sant'Emerenziana, seguace di Sant'Agnese e patrona del mal di panza. Gesù aveva detto "Chi è senza peccato scagli la prima pietra", ma ci voleva d'accompagno un disclaimer: do not try this at home, specialmente a quei tempi in cui lo sciovinismo era di casa in ogni famiglia. Secondo il martirologio, però, Emerenziana trovò poi comunque il tempo di battezzare col sangue i suoi assassini, ispirando le future gesta di GG Allin.
24 gennaio: il mucrosordo ma dotto San Francesco di Sales, alla cui incoercibile scelta di NON fare l'avvocato si deve il religioso ordine dei salesiani.
«Saulo, perchè mi perseguiti?».
26 gennaio, due al prezzo di uno: Timoteo e Tito, discepoli di San Paolo di cui si parlava poc'anzi.
Accertato che erano due birichini, era lecito averli nella paranza della Santa Chiesa?
27 gennaio: la vergine di ferro Sant'Angela Merici, che non esitò a carusarsi e sfigurarsi il volto affinché i peccatori non la classificassero giammai come papabile.
Dulcis in fundo, 28 gennaio: il dotto ciociaro San Tommaso d'Aquino, frate domenicano di grande mole e spessore, doctor angelicus che se non sapevate la lezione vi staccava 'na mano.
Il calendario, naturalmente, continua giorno per giorno per tutto l'anno in corso con nuovi, mirabolanti e assortiti autori. Avanti Savoja!
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