[in alto: Simone Lucciola visto da se stesso, Ciro Fanelli, Alex Tirana, Hurricane Ivan]
[in basso: Simone Lucciola tout court]

martedì 24 gennaio 2012

Ancora Campanadediche




Con piglio warholiano continuo a sparare dediche che sì, sembrano tutte uguali, ma poi anzi, al contrario, ognuna c'ha le sua sacrosante specifiche. Giuro.

Queste sono di Armando e Francesca, che ti stai sbagliando chi hai visto non è.

lunedì 16 gennaio 2012

Campanadediche





Prassi consolidata vuole che sia io che Rocco si debba brandire il pennarello e dedicare gli albi a chiunque ne faccia richiesta. Per "Campana", dunque, stiamo disegnando dei Dini personalizzati: ciascuno il suo se presi singolarmente, come jam session se compresenti. Quello che vedete qui è il Dino di Emanuela. Se vi piace, accattatevi il libro da me senza tanti salamelecchi e vi dedico un impromptu della stessa natura. Se sì, scrivete a simone@lamette.it

In chiusura di post, altre tre foto, ma stavolta della presentazione a Bologna. In ordine sparso: io, Marco Lobietti, Rocco, Marina Girardi e Vincenzo Bagnoli, di cui vi segnalo la prolifica e felice attività letteraria.

Last but not least, la pagina di "Campana" su Facebook, per chi volesse seguirne le peripezie su social network. Si salvi chi può.

Campanadediche




Prassi consolidata vuole che sia io che Rocco si debba brandire il pennarello e dedicare gli albi a chiunque ne faccia richiesta. Per "Campana", dunque, stiamo disegnando dei Dini personalizzati: ciascuno il suo se presi singolarmente, come jam session se compresenti. Quello che vedete qui è il Dino di Emanuela. Se vi piace, accattatevi il libro da me senza tanti salamelecchi e vi dedico un impromptu della stessa natura.

In chiusura di post, altre tre foto, ma stavolta della presentazione a Bologna.

martedì 10 gennaio 2012

Futurismo ri-rivisitato


Colgo l'occasione di una sana e meritata influenza per arrotare liberamente la matita in vista di un venturo concerto dei Gronge (storica band capitolina degli ottanta/novanta, ora in power trio) al nostro solito Bada Bing. L'iconografia pop più o meno sempre prediletta dal gruppo mi ispira una rivisitazione del Futurismo rivisitato dell'evergreen Mario Schifano, uno degli artisti italiani per cui ho sempre ammesso spudoratamente di essere frocissimo.

Uno spettatore ineducato commenterà "Bello sforzo".

Voi comunque siateci.

domenica 8 gennaio 2012

Passata la festa, gabbato lo santo





Fine di queste lunghe, devastanti e interminabili feste natalizie, al termine delle quali - dopo una sarabanda di mostre, concerti, pranzi, cene e folklore - mi ritiro nelle mie quattro mura allo stremo delle forze, deciso a riprendere un ritmo biologico previo auto-isolamento naturale e necessario.

Due cosine da leggere e da guardare:

- Una recensione a "Carne" firmata da Diego Curcio e uscita da poco sul Corriere Mercantile, dove il buon Diego - che ringrazio di cuore - mi onora di tanto risalto per la pin-up che ho realizzato.

- Qualche scatto dal castello di Itri, dove potete intravedere - insieme al sottoscritto - Marina e Ratigher, ma soprattutto farvi un'idea di quanta roba bella avevamo lì in distribuzione e potreste ancora ramazzare finché non termina.

Detto questo, la messa è finita e vado a morire nel mio letto.

martedì 3 gennaio 2012

Povera Patria

Elena Rapa (ultimamente siamo sempre a un crocevia ma non ci incontriamo mai) mi chiede un'illustrazione per una ventura fanzine di fumetto e illustrazione a nome "Mr. Mango, piccole trilogie alla frutta". Primo trittico del mazzo, l'inossidabile slogan parafascista Dio Patria Famiglia. A me manco a dirlo tocca la Patria, ed ecco che dopo dieci accartocciamenti mi viene fuori un Garibaldi da gruppo TNT, poco epico e molto terricolo, che cerca di ricordare - nel centocinquantenario della prima fregatura appioppatagli dalla Patria - come andò esattamente in Aspromonte quando disse "Obbedisco". Nulla a che vedere, ovviamente, con l'ormai classica rilettura di Tuono Pettinato, che spero mi perdonerà paterno mentre mi curvo sull'inginocchiatoio.