[in alto: Simone Lucciola visto da se stesso, Ciro Fanelli, Alex Tirana, Hurricane Ivan]
[in basso: Simone Lucciola tout court]

lunedì 27 dicembre 2021

Edie, bella e impossibile

Su La Lettura - Corriere della Sera #526, una terza storia del tag team Baro-Lucciola, a proposito di Edie Sedgwick: musa di Andy Warhol, amante di Bob Dylan e tragica meteora, anzi, stella cadente. Disegni miei, soggetto e testi di Francesco Baro Barilli, basati su un suo articolo per QUASI, la rivista che non legge nessuno.

mercoledì 20 ottobre 2021

Pretty Vacant casilino

Festeggiato il decennale del Trenta Formiche, possiamo rivelare che l'illustrazione realizzata per la mostra a tema organizzata da Ilaria Dizzy Cappellini è, eccezionalmente, un fotocollage che riproduce/cita/plagia una delle grafiche del celeberrimo singolo "Pretty vacant" dei Sex Pistols, rimpiazzando gli iconici autobus britannici del '77 con gli altrettanto iconici trenini romani della Casilina.

Un uovo di Colombo, che però ben rappresenta la mia idea del Trenta, oltre al mio incondizionato affetto per il punk-rock music club simbolo del Mandrione. Grazie di cuore!

Il messaggio in calce, invece, è per la compagine Junkie Business, visto che l'idea era stata pensata originariamente per una locandina delle nostre. Amici, prendetela come una strizzatina d'occhio...


venerdì 7 maggio 2021

WOODoo Chile

"Well, I make love to you
And Lord knows you'll feel no pain
Say, I make love to you in your sleep
And Lord knows you felt no pain
(Have mercy)
'Cause I'm a million miles away
And at the same time I'm right here in your picture frame
(Yeah! What did I say now)
'Cause I'm a WOODoo chile
Lord knows I'm a WOODoo chile
Yeah!"

Il Santissimo all'asta per il benefit in Trenta per WOODoo: Jimi Hendrix originalissimo, in foulard e bottoni, in mostra fisicamente al Trenta Formiche e battuto online su www.infernostore.it, con dirette di Search & Destroy Radio ogni domenica pomeriggio. A sostegno del progetto WOODoo, filiazione di Inferno Store - Roma, in collaborazione con Martini Enfer e con (e per) Claudia.

P.S. 'Shta chitarra shtuprata, 'shta chitarra sodomizzata!

lunedì 26 aprile 2021

Le bande partigiane lungo la Linea Gustav

In linea con la Liberazione (di ieri 25 aprile), una seconda coppia di partigiani realizzata ancora su richiesta del mio amico Giammaria Etabeta, che ringrazio di cuore, per il layout da lui curato del libro di Fabrizio Nocera (che ancora from the bottom of my heart ringrazio) "Le bande partigiane lungo la Linea Gustav. Abruzzo e Molise nelle carte del Ricompart", edito quest'anno da Il Rinnovamento per conto della Fondazione Giorgio Amendola e Associazione Lucana Carlo Levi. Ben 592 pagine di storia contemporanea, indimenticabile e indimenticata, che vi consiglio spassionatamente. Ora e sempre Resistenza!

domenica 18 aprile 2021

Kerouac - Viaggio in Italia (la seconda tappa) - Due giorni a Roma

Alessandro Manca e Marcello Baraghini di STRADE BIANCHE di Stampa Alternativa avevano promesso un seguito al primo lavoro sul viaggio di Kerouac in Italia del 1966, e io li ringrazio ambedue di cuore e sono onorato di essere ancora con loro, copertinando il secondo Millelire della mia carriera, che poi è almeno il centesimo letto in questa vita: Jack e Gian Pieretti che suonano l'armonica che il cantautore nostrano conserva ancora siccome reliquia, per introdurre una lunga ricerca sui turbolenti due giorni a Roma di Petit Jean, in cui entrano in scena il pittore Franco Angeli e una serie di concatenazioni che portano dritte a Gian Maria Volonté. Ma non vorrei spoilerare troppo sulla ricerca di Alessandro, che come inviato specialissimo sul campo ho avuto la fortuna di seguire sul filo del telefono. 

La versione download del Millelire si può anche leggere gratuitamente online QUI. Viva l'editoria all'incontrario, viva Kerouac!

martedì 16 marzo 2021

Bastimento carico di Santissimi - sedicesima puntata: Wendy O. Williams, Andy Warhol, "Bonzo" Bonhnam, Jello Biafra

Buon compleanno a un'amica più che ventennale, invischiata nell'inossidabile e scocomerato circuito punk italiano da tanto quanto il sottoscritto poverello del Signore; se a Roma avete dei piercing o anda(va)te ai concerti e ai DJ set, la conoscete sicuramente anche voi: lei è Cristiana Vari alias Lady Crime , e il Santissimo che mi ha commissionato - per cui la ringrazio di cuore - è una rendition crestata della performer più pericolosa ed estrema del rock'n'roll, per quanto riguarda il mondo femminile... Wendy O. Williams dei Plasmatics!

Normalmente, Wendy Orlean si lanciava poco vestita da auto in procinto di esplodere, modificava chitarre con la motosega, lottava con gli alligatori, duettava con Lemmy dei Motörhead o faceva mille altre cose pazzissime, ma qui abbiamo voluto iconizzarla in un più morigerato e Santo primo piano su sfondo viola prismatico, strabello dal vivo e complicato da stendere, ma che come sempre il fottuto scanner mai e poi mai renderà.

Stay tuned for more rock'n'roll, anyway: to be continued soon on the very same channel!


Buon compleanno a Floriana da Alessandra Di Clemente e Giorgio Colavolpe, e naturalmente dal sottoscritto, che ringrazia di cuore tutta la triade amicale, con un Santissimo che è un po' il padre stesso dei Santissimi, e di tutta la pop art: un Andy Warhol(a) che non poteva mancare all'appello, anche se potremmo dire che questa è più che altro la santificazione della sua celebre parrucca platinata.

Abbastanza facile intuire come l'arte concettuale, sociale, antisociale, critica e insieme materica, multimediale e operaia di Warhol costituisca una lezione che cerco di tenere costantemente presente nel mio (modesto) smucinare iconico: qui ci provo ancora a mo' di omaggio, sperimentando un inusuale rosa che aprirà la pista a tutta una gamma di nuovi colori acrilici che mi sto procurando ultimamente, e che appariranno prossimamente su questi schermi. 

A chi pensa a Warhol come al produttore dei Velvet Underground, o a un banale realizzatore di serigrafie, e di cose che possono fare tutti, consiglio spassionatamente di farsi un giro a una sua mostra: io l'ho fatto, e - non visto dal custode distratto - ho messo le mani sulle sue tele in modo rispettoso e feticista, infilando delicatamente le dita nei celebri fori di proiettile che ne hanno più customizzato che deturpato alcune. 

Less is more, comunque, sarebbe senz'altro la prima conclusione logica: e via che, senza volerlo, mi sono perso nell'esatto contrario, per una pura casualità a me stesso ignota. Ragion per cui salgo in ginocchio sui ceci, che poi magnerò d'accompagnamento alla birra.


Secondo Led Zeppelin Santissimo, per trittico di marroni e sfondo verde come la sua celeberrima Ludwig, e lui è John Bonham, a tutti noto con il nome di battaglia di Bonzo: uno dei più grandi batteristi di tutti i tempi e un'icona di stile degli anni Settanta per il mio amico To Nino, che è a sua volta un drummer e che ben rappresenta il Rione Castellone a Formia, dove pure il sottoscritto è nato e cresciuto, e di cui la notte - da quando è scoppiato 'sto casino - condividiamo al telefono storie che risalgono a trent'anni fa, e che pochi ma buoni ricordano. 

Grazie, Tonino: "And if you listen very hard 
The tune will come to you at last 
When all is one and one is all, that's what it is 
To be a rock and not to roll, oh yeah!". 

P.S. Per controbilanciare, resto in attesa che qualcuno mi chieda l'altrettanto funambolico e folle Moonie.


Jello Biafra for President: e prima o poi ci riesce. Con un bello sfondo verde dollaro, uno dei Santissimi che avrei sempre voluto fare e che nessuno, prima dell'amico Vincenzo Montemurro - che ringrazio di cuore per la sua pazienza - aveva avuto il buon gusto di chiedere. Poteva mai mancare, in una serie fatta da un punk e piena di punk per i punk, il situazionista punk per antonomasia? Che vi abbia fatto godere o incazzare, o ambedue, Jello Biafra rimane innanzitutto la voce inconfondibile e inimitabile (nonostante miliardi di tentativi in questo senso) di quei Dead Kennedys che hanno scandito le peggio storte della mia, della nostra e probabilmente anche della vostra adolescenza, forti del nome più fico di tutti i tempi e di un suono assurdo a cavallo tra il surf californiano, l'hardcore e qualunque altra cosa pazzissima gli passasse per la testa in quel momento. Nel ricordo dell'unica volta che l'ho visto in azione sul suo repertorio classico, accompagnato dai Bloody Riot in quel del Forte Prenestino vent'anni fa, sgancio questo tributo corredato dai suoi sempre attuali e imprescindibili versi: 

"Problem is, few care 
About the people in despair 
If you help no one 
You're guilty in the Hellnation 

It's the only world we've got 
Let's protect it while we can…".