[in alto: Simone Lucciola visto da se stesso, Ciro Fanelli, Alex Tirana, Hurricane Ivan]
[in basso: Simone Lucciola tout court]

IL PRANZO È SERVITO

mercoledì 2 ottobre 2019

Bastimento carico di Santissimi - dodicesima puntata: Clint Eastwood, Ozzy Osbourne, Ringo Starr

Ha ucciso donne e bambini, ma solo nei film. Un Santissimo cinematografico ancora su richiesta della mia amica Claudia Giacinti, ma destinato in realtà alla sua mamma, la signora Franca, che è appassionata di Clint Eastwood e lo vuole vedere santificato non come pistolero di Sergio Leone, ma come uomo dagli occhi di ghiaccio incastonati tra i segni del tempo. Ora, mettici che mia nonna Isa, appassionata di Charles Bronson, ne ha voluto a suo tempo uno a carboncino, rodandomi sul campo; mettici che a 89 anni suonati il vecchio Clint è ancora tra i pochissimi registi capaci di fare cinema che io guardo a prescindere. Voglio dire: dovete armarvi se volete decorare il vostro saloon con il sangue del mio amico, ma per le mie illustrazioni ad acrilici e pennarelli ancora non serve il fucile, se sapete cosa chiedermi. Grazie, Claudia!


Santissimo veramente Santo in arrivo sul terzo binario: strafamoso e oggi praticamente ubiquo, ma molto, molto giovane all'epoca dell'immagine scelta. Lui è un macellaio di Birmingham passato a una band culto degli anni Settanta il cui nome è collegato a un film di Mario Bava. Secondo alcuni è il Diavolo, secondo altri è sempre fatto. Quattro lettere, che porta tatuate su una mano.

Riapro la produzione per il mio amico Mazzo Enrico, già in forza al leggendario Malatempora Pub San Lorenzo e oggi sempre in pista a Roma con la sua HOPE beer-house, dietro il cui bancone vi consiglio caldamente di andare a piantarvi. Io ovviamente l'ho fatto.

P.S. Grazie Enrico, anche per aver approvato il trench di pelle verde bosco. Ho scelto questo colore perché ne avevo uno identico negli anni '90, che non piaceva a nessuno eccetto me.

P.P.S. Seguirà presto seconda versione attualizzata ai tempi d'oggi.


È il batterista più minimale e provvidenziale della Terra, dove ogni singolo colpo è strettamente indispensabile come arrangiamento, e come tale è più famoso di Cristo. Per la prima volta su questi schermi, un Santissimo di uno dei Fab Four, e Ringo arriva prima dei miei preferiti Lennon e Harrison e dell'altro superstite McCartney; ma non è il caso a volerlo, e nemmeno la mia conclamata monomania beatlesiana (caratteristica che credo di condividere con almeno il 50% di voi che leggete): è piuttosto Silvia Capuano per Luca Cruciani, batterista - a sua volta - di un gruppo di amici come i Sunglasses After Dark. Grazie di cuore a entrambi, e auguri per i tuoi 40, Luca! I'm glad it's your birthday, happy birthday to you...

P.S. Per chi se lo stesse chiedendo, dischi preferiti Lucciola: a pari merito, "Magical Mystery Tour" e il White Album.

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